Lo studio di GFK, svolto per Tavolo Editori Radio (TER), ha sondato le nuove abitudini radiofoniche.
Nella segregazione da coronavirus siamo stati abituati a slogan imperativi: “#iorestoacasa”, “siamo in guerra”, “andrà tutto bene”, … E ben poco importa che l’emergenza Covid-19 abbia, in realtà, poco in comune con la guerra o con epidemie ben più gravi come la peste indiana (12,5 milioni di morti) o l’influenza spagnola (circa 50 milioni di morti). In compenso la Storia ci ricorda che la Radio è stata nostra compagna d’arme, prima, nelle grandi guerre e, poi, nelle estenuanti catastrofi ambientali. Oggi scopriamo nuovamente il suo valore, sia come efficace mezzo di comunicazione, sia come fidata “amica di divano”. In fin dei conti questa “guerra” si combatte proprio da lì, dal divano.
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