Sembra terminata l’epoca delle serie tv interminabili o dei colossal di tre ore. Oggi il consumo di contenuti culturali (e non) è dosato sapientemente nell’arco di una giornata.

Il fabbisogno culturale e di intrattenimento di un utente medio veniva soddisfatto a orari prestabiliti e limitati dagli strumenti tecnologici utilizzati. Come si comporta l’utenza una volta che lo strumento tecnologico esce dalle prigioni della scrivania o delle mura domestiche?
È sufficiente qualche storia su Instagram, qualche Tweet e se vogliamo strafare un video di qualche minuto su Youtube. Le statistiche mostrano un calo drastico dei format troppo lunghi, che quindi per usufruirne necessita di alto livello di attenzione o di troppo tempo. Diciamo addio agli articoli giornalistici tradizionali, ai libri, ai film e alle lunghe serie tv. Informazione e intrattenimento vengono spalmati nella giornata attraverso mezzi ultra flessibili come social, radio, internet.

Oggi la tecnologia deve seguire l’utente. Non il contrario!

Ogni momento diventa il momento giusto per assimilare contenuti. Possiamo informarci sulle ultime notizie mentre siamo in coda alla posta, guardare un paio di storie su Instagram in pausa caffè. Il momento di comunione perfetto sembra il drive time. La macchina è uno dei momenti preferiti per il consumo di contenuti audio, non solo musica, ma anche podcast e radiogiornali.

Ogni strumento ha trovato il suo spazio nella vita di tutti i giorni

Nelle pause brevi viene utilizzato molto Instagram (o altri social).
Nei viaggi in auto e (ancor più oggi) in casa, la Radio resta al primo posto con 35 milioni di ascoltatori nel giorno medio.
La sera si preferisce un relax più profondo attraverso Netflix e Youtube.